L’istruzione è attualmente una delle competenze autonomamente esercitate dalle Province di Trento e di Bolzano, ed è stato uno dei primi settori nei quali sono state progressivamente attuate effettive competenze amministrative e normative di autogoverno, vista la necessità, che era stata sancita sin dall’Accordo di Parigi del 1946, di tutelare adeguatamente il patrimonio linguistico e culturale della popolazione altoatesina di lingua tedesca. Naturalmente il processo di alfabetizzazione scolastica si è sviluppato nei secoli, ben prima del XIX secolo, quando le prime piccole scuole rurali iniziarono a costellare il Trentino.
Cronologia in dettaglio
1625: a Trento viene istituito dai Padri gesuiti un Ginnasio, che dispiega in poco tempo tutta l’organizzazione prevista dalla Ratio studiorum, fino alle classi superiori
1672: un secondo Ginnasio di cinque classi sorge a Rovereto, voluto dal Consiglio della città e dalla parrocchia di San Marco
6 febbraio 1775: inizia la sua attività la Cesarea regia scuola normale di Rovereto: è la scuola “elementare” obbligatoria (dai 6 ai 12 anni) voluta dalla riforma scolastica di Maria Teresa del 1774
1805: Francesco I emana un regolamento politico che affida alla Chiesa il controllo e la gestione dell’istruzione popolare
1849: viene emanato il Progetto d’organizzazione dei Ginnasi e delle scuole tecniche dell’Impero austriaco che riforma profondamente il Ginnasio, portandolo a otto classi, e introduce le Realschulen
19 novembre 1855: viene inaugurata a Rovereto una Realschule, ovvero una Scuola reale inferiore di tre classi, battezzata, in onore dell’imperatrice, Scuola reale “Elisabettina”
14 maggio 1869: la “Legge fondamentale” avoca allo Stato il controllo dell’istruzione, innalza l’obbligo scolastico a 14 anni e istituisce, per la formazione dei maestri, gli Istituti magistrali
1870-1874: vengono istituiti gli Istituti magistrali femminile (a Trento) e maschile (a Rovereto)
1892: la Legge provinciale n. 7 sulla “sorveglianza” introduce nel sistema scolastico organi consiliari (locali, distrettuali, provinciali), solo in piccola parte elettivi, composti da rappresentanti della Chiesa, della scuola, del comune e dell’amministrazione statale
1 ottobre 1924: entra in vigore anche nel Trentino, annesso ora all’Italia, la riforma voluta da Giovanni Gentile
1939: il ministro Giuseppe Bottai emana la “Carta della Scuola” che muta profondamente la struttura della scuola italiana
1963: viene istituita la scuola media unica
15 luglio 1988: decreto del Presidente della Repubblica che trasferisce alla Provincia autonoma di Trento l’esercizio delle funzioni degli organi centrali e periferici dello Stato in materia di istruzione elementare e secondaria. Inizia la provincializzazione della scuola trentina