Le Dolomiti sono state dichiarate patrimonio dell’umanità nell’estate del 2009. L’Unesco ha riconosciuto a questo settore delle Alpi, oggi suddiviso tra le province di Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine, caratteristiche di una straordinaria specificità ambientale e naturalistica. Le Dolomiti sono anche montagne ricche di storia. Le popolazioni delle valli dolomitiche hanno vissuto pienamente il rapporto
con queste cime, entrando in contatto con quelle particolari specie umane rappresentate da viaggiatori, alpinisti e scienziati. Il toponimo Dolomiti deriva dal cognome di uno di questi,
lo scienziato Déodat de Dolomieu, scopritore del minerale “dolomite”. È stata poi la realizzazione di importanti vie di comunicazione a favorire lo sviluppo del turismo, contribuendo alla loro trasformazione ed alla loro grande notorietà.
Cronologia di dettaglio
1789: Déodat de Dolomieu intraprende il suo viaggio nelle Alpi che lo porterà alla scoperta di un nuovo minerale: la dolomite
1857: viene fondato l’Alpine Club. Tra i fondatori John Ball che, in quest’anno, scala il monte Pelmo da Cortina
1862: viene fondato l’Österreichischer Alpenverein. Nel 1873 il club alpino tedesco e quello austriaco si uniranno fondando il DÖAV
1864: viene pubblicato a Londra il libro-guida The Dolomite Mountains. Excursion Through Tyrol, Carinthia, Carniola and
Friuli in 1861, 1862, & 1863 di Gilbert e Churchill. Grazie a quest’opera si affermerà il neologismo “Dolomiti”
1872: viene fondata la SAT (prima Società alpina del Trentino, poi dal 1877 Società degli alpinisti tridentini)
1909: viene inaugurata la strada delle Dolomiti che congiunge Bolzano con Cortina d’Ampezzo e Dobbiaco, passando dalla val di Fassa
1915-1918: prima guerra mondiale, il lungo fronte della guerra italo-austriaca vede protagoniste anche le Dolomiti, in cui si combatte fino al 1917, quando gli italiani ripiegano in seguito alla disfatta di Caporetto
26 giugno 2009: le Dolomiti diventano patrimonio dell’umanità dell’Unesco