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I fronti di guerra

Area di notevole interesse strategico-militare, il Trentino ha spesso rappresentato un fronte di guerra e comunque un territorio fortemente militarizzato. Nel corso della prima guerra mondiale conobbe la costruzione di fortificazioni, caserme, depositi, gallerie e strade militari. Tali infrastrutture realizzate a sostegno del fronte bellico, sfruttavano le potenzialità difensive date dall’evidente conformazione montuosa. Durante il secondo conflitto mondiale si predisposero rifugi antiaerei che dovevano proteggere la popolazione civile di Trento e degli altri centri abitati dai bombardamenti aerei alleati. Tra il settembre 1943 e il maggio 1945, le autorità d’occupazione tedesche apprestarono nuove fortificazioni riutilizzando in parte le strutture militari e le trincee della grande guerra. Pur con differenze sostanziali tra l’uno e l’altro, i fronti dei due conflitti mondiali segnarono in modo marcato il territorio e le comunità che lo abitavano.

Cronologia in dettaglio

28 luglio 1914: scoppia il primo conflitto mondiale

maggio 1915: l’Italia entra in guerra contro l’Impero austroungarico

15 maggio 1916: inizia l’offensiva austroungarica in Trentino nell’ambito della cosiddetta Strafexpedition (spedizione punitiva)

3 novembre 1918: le truppe italiane entrano a Trento

10 giugno 1940: l’Italia entra in guerra a fianco della Germania nazista contro Francia e Gran Bretagna

2 settembre 1943: Trento subisce il primo bombardamento aereo

8-10 settembre 1943: viene firmato l’armistizio tra l’Italia e gli anglo- americani. I tedeschi occupano la penisola. Le province di Trento, Bolzano e Belluno formano la zona d’operazione delle Prealpi (Alpenvorland)

2 maggio 1945: le forze armate tedesche in Italia capitolano e firmano l’armistizio con gli anglo-americani

2-4 maggio 1945: a guerra conclusa, i tedeschi compiono le stragi di Ziano, Stramentizzo e Molina di Fiemme, le ultime sul territorio italiano

12 marzo 1947: enunciazione della dottrina Truman sulla necessità di una politica di contenimento all’espansionismo sovietico. È l’inizio della guerra fredda